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Descrizione

Attraverso riletture musicali contemporanee di canti religiosi della tradizione campana, si vogliono rendere fruibili al grande pubblico composizioni che accompagnavano spesso processioni e feste ricche di balli.
Nell’affrontare questo lavoro non potevamo non appoggiarci sull’operazione già compiuta da Roberto De Simone. Infatti, tanti brani sono stati da noi rielaborati partendo dalle incisioni della Nuova Compagnia di Canto Popolare, che è stata negli anni ’70 la voce di De Simone.

Questi, oltre che proporre composizioni sue (in realtà radicali rielaborazioni di materiali esistenti, tre delle quali presenti nel nostro disco), ha trasmesso una versione “colta” della tradizione con una riproposizione “elegante” di tale patrimonio, smussato delle asprezze di “canti” pieni di “terra” e di odori contadini. La nostra operazione, quarant’anni dopo, ha lo scopo di raccogliere in una sola pubblicazione “il meglio” della tradizione religiosa campana, “tradendo” ciò che era già stato “tradito” e che per questo è giunto fino a noi.

Quindi, il nostro disco, pur raccogliendo la tradizione, non può definirsi di musica tradizionale. Se vogliamo ascoltare musica tradizionale di quel dato momento storico e di quel dato ambiente rurale, dobbiamo andare alle registrazioni originali; noi siamo musicisti urbani per nascita, perciò sarebbe inutile nonché mistificante giocare a fare i pastori o i contadini, magari suonando anche in costume.

Noi possiamo affermare con certezza di aver affrontato i canti della tradizione religiosa come se fossero canzoni nostre, rispettando l’essenza di quella tradizione, perché ad essa sentiamo di appartenere, non per un vezzo intellettualistico o ideologico, ma per quella fede e quel gusto per la bellezza, splendore del vero, che ci sono stati tramandati da padri-maestri, grazie ai quali consistiamo e cantiamo.

Informazioni aggiuntive

Napolincanto

Dal 1997, in piccoli paesini o in grandi città d’Italia, europee e Statunitensi, in sale parrocchiali o in prestigiosi teatri (quali il Donizetti di Bergamo, l’Orione di Roma, il Paisiello di Lecce, il Sociale di Brescia), il successo del trio Napolincanto è stato sempre confermato dal desiderio del pubblico di esserne nuovamente spettatore a distanza di breve tempo e nei medesimi luoghi.

Il gruppo ha partecipato alle celebrazioni per Carl Orff in Germania ed ha tenuto un concerto privato, nel febbraio del 2004, per l’allora cardinale Ratzinger che commentò: “Vi ringrazio di avermi fatto conoscere Napoli al di la delle astratte sociologie”.

Nel settembre del 2005, Napolincanto ha ricevuto la targa d’oro del premio nazionale “Histonium” per l’impegno artistico e culturale finalizzato alla riscoperta della bellezza e del messaggio universale della canzone napoletana.

Il Tg1 musica, il Tg2 e la trasmissione Mizar della RAI hanno mandato in onda servizi con interviste ed immagini di concerti.

Il trio ha tenuto un concerto-intervista dal vivo nel programma "La stanza della musica" su RADIO 3 RAI, una lunga presentazione con ascolto ed intervista del CD "Napule, popolo e Dio" su RADIO 1 RAI e su RADIO VATICANA.

Il gruppo ha al suo attivo quattro album.

Il trio è composto da:

GIANNI AVERSANO alla voce e alla chitarra. E’ insegnante di filosofia e storia presso un liceo classico di Napoli. E’ studioso di storia e tradizioni partenopee.

NANDO PISCOPO al mandolino. Compositore di musica elettronica. Ha fatto parte del noto gruppo I virtuosi di San Martino ed ha suonato con Sergio Bruni.

DOMENICO DE LUCA alla chitarra solista e alla percussione. Direttore di uno studio di registrazione. Compositore e arrangiatore di musica leggera e folk.

Recensioni

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